Ha fama di essere romantica e seriosa, culla della musica e della cultura. Vienna sa anche essere scanzonata e divertente, ricca di tentazioni gastronomiche e di bellissimi luoghi da visitare. Accogliente e semplice, celebra ancora con affetto il mito degli Asburgo, parsimoniosi al punto di aver inventato le bare apribile, per poterle riusare. Un’invenzione che ebbe però, scarso successo.
DA EVITARE
Nella casa-museo di Sigmund Freud il mitico divano-lettino non c’è: sta a Londra. Per il resto, è tutto, o quasi, come allora: dalla sala d’aspetto con le poltroncine di velluto ai bauli da viaggio, c’è perfino un vecchio cappello appeso a un attaccapanni. Luogo non rassicurante, visita sconsigliata a portatori di ansia.
La panna no. Mai sulla Sacher e men che meno sulla Imperial Torte, che all’alluvione di cioccolato aggiunge anche un delizioso tocco di marzapane. Per far ballare il valzer alle papille gustative.
La Ruota del Prater è preistoria dei Luna Park. Oggi non emoziona più. E poi ogni tanto si ferma, per consentire ingressi più comodi nelle cabine: restare bloccati in cima alla ruota non è mai gradevole.
Genio del risparmio, l’Imperatore Giuseppe II inventò la bara apribile, che grazie a una serratura poteva essere riutilizzata. Soluzioni geniali e orrori, in questo museo, unico al mondo, delle Pompe Funebri. Trascurabile.
DA NON PERDERE
Il Gurtel, antico quartiere operaio, guida la movida viennese. Dove c’erano officine e laboratori, sotto le arcate della metropolitana, sono apparsi bar e locali. Architetture postindustriali, con soffitti a volte in mattone e arredi hi-tech. Fra i primi ad aprire il Chelsea, poi il B72, ora trionfa il Q, il più trendy.
Da comprare subito, appena arrivati. La Vienna card costa 21,90 euro e consente di viaggiare per 3 giorni su metropolitana, bus e tram. Offre anche riduzioni per gli ingressi nei Musei e sconti in una serie di negozi convenzionati.
Il microcosmo folle e divertente di Frederick Hundertwasser, scultore, pittore ed architetto, un autentico genio che ha realizzato alcune delle costruzioni più eccentriche e bizzarre di tutta Europa. Nel quartiere Landstrasse, per dare pregio ad una zona un po’ degradata, Hundertwasser costruì case asimmetriche, dai colori vivaci e ricche di verde.
In tour nelle case dei grandi compositori. In Molkerbastei 8 Beethoven compose la Quarta, la Quinta e parte della Sesta. Brahms oltre che in Singerstrasse, nella stessa casa di Mozart, abitò in Postasse 6: qualche ricordo anche nella casa di Haydn, in Haydngasse19. Schubert visse in Nussdorfertsr 54, mentre Mozart rimase a lungo in Wahringerstr dove nel 1788 compose tre sinfonie in 6 settimane senza mai ritoccarle. Al 54 di Pratrestrasse, Strauss figlio scrisse <Sul bel Danubio blu>.
Dinamica e innovativa, la <cool> Vienna combina con gioia cultura e piaceri. Il Mak Cafè del Museo delle arti applicate – Museum fur Angewandte Kunst – resta aperto fino alle due di notte. Nel locale Das Mobel-Das Cafè è invece il design a sposarsi con i cocktail: fra le creazioni di giovani artisti si può bere, mangiare e comprare mobili.
La principessa Sissi è un mito universale: volitiva e ribelle, lo dimostrò anche negli arredi delle sue stanze, dove trionfano una spalliera per gli addominali e un paio di anelli appesi nell’arco di una porta. Inaudito in una corte imperiale.
Grande concentrazione di Asburgo nella Cripta degli Imperatori, sotto la Chiesa dei Cappuccini: riposano qui 146 nobili, fra cui 12 imperatori e 19 imperatrici. Bara doppia per Maria Teresa e il marito, Francesco I.
Il brunch domenicale al Caffè Gloriette, nel cuore di Schonbrunn: musica dal vivo, dalla classica al jazz, e splendido panorama sul Castello e la città.
Una cena a Grinzing, in una delle tradizionali locande chiamate Heurigen. Cibi impegnativi, a cominciare dalle aringhe affumicate, ma ci si può anche fermare ad una cotoletta panata, la Wiener Schnitzel. da bere, chi non vuole esagerare, può provare la miscela di acqua gasata e vino, sia bianco che rosso, il Gespritzt, che significa lo spruccato.
DOVE VEDERE IL TRAMONTO
La Torre del Danubio, Donauturm, si impenna fino a 252 metri: vista Imperiale sul fiume e sulla città. Nei due ristoranti girevoli, a 170 metri di altezza, più del cibo, vale il panorama: si può anche raggiungere soltanto l’observation deck: il biglietto per l’ascensore costa 5,50 euro per gli adulti e 4,10 per i bambini fino a 14 anni.
DOVE ANDARE A BALLARE
Il Triangolo delle Bermuda, cuore del centro storico, è il ritrovo dei nottambuli che poi sciamano verso le destinazioni preferite. A ballare si va al Flex, alla PI Disco, sempre affollata la U4, due piste con ritmi diversi. Molto animate il B72 e il Q, nella zona di Gurtel.