C’è chi da generazioni si ritrova su queste montagne, chi le considera una consacrazione sociale, chi ci va perché sono belle e basta. St. Moritz è il freddo “snic”, un insieme diabolico di snob e chic. Anche se innegabilmente con scenari straordinari. Dove hanno ambientato le storie di Heidi, che non è mai esistita: ma qui c’è la sua casa-museo. Falsa, ovviamente.
DA EVITARE
E va bene, dicono che la cascata del Diavolezza – e già il nome dovrebbe far riflettere – è ideale per le arrampicate dei principianti, con tanto di scuola, famosa e affidabile. Ma forse il primo azzardo sarebbe meglio farlo su ghiacci dai nomi più tranquilli.
La Svizzera elegante ed esclusiva, dove tutto sembra a posto e assolutamente funzionante. Perfino i sogni. In zona c’è Heidiland, dove alla bambina <sorridono i monti>. Da queste parti sono stati girati i film e le serie televisive su una ragazzina che non è mai esistita. D’inverno la casa dove non è mai vissuta è chiusa, ma nel paesino di Heididorf sono aperti gli shop.
A St. Moritz siamo sopra i 1800 metri e fa freddo, la colonnina di mercurio arriva anche a meno 20. Tenere conto di altitudine e temperature: il rischio è anche di passare notti insonni a guardare i fiocchi che scendono con tachicardia da vetta.
Il Glacier Express è uno dei treni panoramici più famosi del mondo. In sette ore porta da Zermat a St. Moritz, con deviazione per Davos, attraversando 91 gallerie e 291 ponti. Si supera Briga, si risale la valle del Rodano fino a Oberwald. Si passa pure per una galleria lunga 15 chilometri capace di affannare chi soffre di claustrofobia. Ma il confort del treno – in prima classe costa 158 euro a tratta – fa superare qualsiasi fatica, anche psicologica. I bambini fino a 5 anni viaggiano gratis, ragazzi fino a 16 con lo sconto del 50 per cento.
Le piste sono belle, ben curate e straordinario punto d’incontro. Ma il piacere dell’eliski è tutt’altra cosa: solitudine, silenzio, natura. Come faceva l’Avvocato, anche dalle parti di Zermat. Con o senza maestro, con o senza guida. Info www.helibernina.ch
Anche il trenino a cremagliera che da Zermat porta al Gornergrat è uno piccolo spettacolo, La vista migliore si ha sedendosi sulla parte destra: la salita dura circa mezz’ora.
L’afterski di Zermat è al Papperla Pub, un insieme scoppiettante di musica e cucina di ogni dove: hamburger, pizze, burrito, insalate. Staff multilingue e multietnico.
L’emozione – e perchè no? – di dormire in una camerata da 12 letti, con tutti amici o perfetti sconosciuti. Zermatt la offre, all’hotel Bahnhof, davanti alla stazione. Gli alpinisti, spiriti rudi, lo adorano.
In funivia fin sulla vetta del Cervino, o Matterhorn, come lo chiamano gli svizzeri. Si arriva fino a 3820 e poi a piedi ci si avvicina fino ai 3883. A passi lenti, perché manca l’aria.
Carlton, Grand Hotel des Bains, Suvretta, Kulm, hanno fatto la storia, esclusiva e costosa, di St. Moritz. Ma ancor di più il Badrutt’s Palace, castello adorato da Greta Garbo, Charlie Chaplin, Roger Moore, Hugh Grant. Si trovano benissimo anche gli animali, trattati come piccoli sovrani: gli chef stellati non disdegnano di preparare per i gatti pesce alla griglia e per i cani bistecche alla tartara a forma di pupazzo. Per i bipedi amanti della gastronomia giapponese, uno dei ristoranti è firmato Nobu.
Estro e invenzioni nel gusto trendy di invertire le abitudini propone il chiringito che dalla spiaggia sale in montagna. Va moltissimo il Roo Bar nella piazza centrale si St. Moritz, affollato ad ogni ora. Il rito dell’aperitivo mantiene tre luoghi sacri: Diamond Lounge, Scala Bar e Pavarotti & Friends.
Il più grande whisky bar del mondo si trova nell’Hotel Waldhaus di St. Moritz. Infinta varietà di proposte e, secondo i più esperti, questo è il luogo giusto per imparare tutto quello che serve sull’<acqua della vita>.
<Ma perché non lo compri a casa, tanto sono uguali?>. Domanda legittima, anche perché lo shopping fra le cime ha il sovrapprezzo dell’altitudine. Oltre al fascino dell’acquisto nel luogo superchic. E allora se proprio si vuole dilapidare, si affronti la via Maistra o via Serlas di St. Moritz, quasi fossero Rodeo Drive in scala ridotta. Sosta per un tè da Hanselman, storico locale con facciata decorata.
Il bob taxi è proprio quel che sembra: un giro velocissimo su un bob guidato da un professionista, affrontando 19 curve lungo i 1722 metri di lunghezza dell’Olympia Bob Run, pista realizzata a St. Moritz nel 1904.
Gli anelli appesi al soffitto nel Sunny Bar del Kulm hotel, luogo leggendario di St. Moritz. Quegli attrezzi sono una sfida alle proprie capacità fisiche, spesso raccolta dagli atleti del bob che qui si incontrano dopo aver percorso la pista. Ideale per il pranzo, soprattutto con il bel tempo, perfetto per un aperitivo.
Poco lontano da St. Moritz c’è Sils, piccolo villaggio tradizionale dell’Engadina. In una casa, ora trasformata in museo, passava le vacanze estive Friedrich Nietzsche, che proprio qui scrisse <Così parlò Zaratustra>. Visita dalle 13 alle 17.
La Gay ski week è proposta di grande successo che si trova sul sito della Svizzera, www.myswitzerland.com: prezzi favorevoli, suggerimenti, alberghi con garanzia di accoglienza friendly.
Il sole scende e sale la temperatura nell’idromassaggio esterno del Suvretta, culla dell’ospitalità di St. Moritz. Fra la neve e con vista sulle cime, è il fine giornata più romantico che si possa organizzare.
BALLARE
Il Broken Bar è la discoteca del Post di Zermatt. Il King’s Club del Badrutt è <il posto> dove passare la serata, dove si viene per guardare ed essere visti e magari a cercare incontri per costruire il futuro. A Davos il Cabanna Club è sempre affollato e chiude tardissimo.