Sono belle, belle da far innamorare anche chi non ha grande passione per il mare. Fra le isole tropicali , le Seychelles sono quelle che appagano più la vista, con quelle rocce che ricordano le sculture di Henry Moore e un’atmosfera sensuale che esplode ovunque. E’ il sexy arcipelago per rallegrare l’inverno.
DA EVITARE
Il pipistrello è piatto tipico di tutto l’arcipelago. Non è male, ha gusto forte, adatto ad appassionati di cacciagione. Per palati più delicati, la cucina creola offre suggestioni più semplici.
L’arte del luogo è colorata e divertente, anche quando la propongono su tela, come un’originale scuola naif. Quotazioni astronomiche, quelle richieste: poi capita che appese ai muri di casa, non piacciano più dopo qualche settimana. Meglio un pareo.
Una distrazione al volante può essere davvero pericolosa. Alle Seychelles si guida a sinistra, come in Inghilterra, e una macchina è utile se si sta a Mahè perché altrimenti cambiare spiaggia diventa complicato. Guidare con prudenza.
DA NON PERDERE
A Mahè si cambia spiaggia con il passare delle ore del giorno. Al mattino Anse Royal, placida, tranquilla, rilassante, bella come un sogno incantato. Di pomeriggio Anse Intendance, trecento metri di sabbia bianca che accoglie un oceano impetuoso: se c’è, l’onda è robusta, fare attenzione.
Molte pubblicità di abbronzanti sono state girate a La Digue e anche la sexy Emanuelle del cinema anni Settanta, Silvia Kristel, aveva qui la sua residenza. Isola fantastica: bellissimo il mare e straordinario l’insieme di rocce, palme, acqua, sole. Non circolano auto, ci si sposta in bici. La spiaggia più bella è anse Source d’Argent, che pare scolpita da Henry Moore.
Sboccia solo a Praslin il Coco de Mar, prodotto da 4mila palme uniche al mondo, capaci di consegnare questa gigantesca noce che tanto ricorda il bacino femminile. La visita nella Valèe de Mai, dove si trovano le piante, è irrinunciabile, ma cospargersi bene di repellenti perché gli insetti aggrediscono con voracità.
Sulle spiagge di Mahè, l’isola grande, ci sono giovanotti che offrono i loro servizi verso l’ora di pranzo. Portano il pesce appena pescato, lo preparano arrostendolo su griglie che hanno con loro e lo servono su grandi foglie di palma che fanno da piatto. In genere sono squisiti ed economici. Vale la pena approfittarne.
Piccolo paradiso per pochi intimi, il Fregate Island è l’unico albergo dell’isola: sette spiagge, spa, natura e, se si vuole, cena sulla scogliera, un tavolo sulle rocce del Mont Signal accanto al fuoco.
Anse Lazio a Praslin è considerata fra le dieci spiagge più belle del mondo. Si mangia sulla sabbia al Bonbon Plume: per non rovinare i gamberoni, chiederli grigliati e senza salsa al cocco.
Piacciono a molti, sono temute da altri. Le perle nere sono un gioiello raffinato, ma anche, secondo alcuni, un discusso monile che non sempre spalanca la strada alla buona sorte. Nell’arcipelago si coltivano e si vendono come collane, anelli, bracciali. Tra i negozi più famosi, con annesso allevamento, il Black Pearls di Praslin.
George e Georgina sono due anzianotte tartarughe giganti, vecchie abitanti di Cousine, isola a 2 km dalla costa sud-occidentale di Praslin: sono talmente abituate alla presenza dell’uomo che seguono i turisti per farsi accarezzare. Cousine è riserva naturale e accoglie diverse specie a rischio di estinzione: ci sono la parulide con la coda folta e lo shama delle Seychelles, il fetone codabianca, simbolo di Mauritius e Réunion.
C’è qualcosa da fare anche fuori dall’acqua. Impegnative e famose sono le arrampicate su roccia, praticate soprattutto a Praslin e a La Digue.
Gli appassionati di golf hanno un rifugio. E’ il Lemuria Constance Resort, hotel raffinato con campo da 18 buche a disposizione, l’unico dell’arcipelago, dove si gioca al confine tra terra e oceano. L’albergo ha anche un programma di protezione delle tartarughe marine che depongono le uova sulla spiaggia di Anse Kerlan. Info: www.lemuriaresort.com
Lo shopping è rischioso nelle boutique degli alberghi più eleganti: belle proposte ma prezzi molto alti. Pare, t-shirt, cesti di paglia e cappelli di foglie di palma intrecciata si trovano nei mercati e soprattutto a Vicrtoria, la capitale. Buon indirizzo è Pineapple studio & boutique, anse aux Poules Bleues.
Un eremo per pochi fortunati, massimo 20, nelle 9 stanze del Village du Pecheur a Praslin. Prenotare con anticipo. Chi vuole isolarsi ancora di più può passare una giornata a Grande Sour, isoletta deserta, un arco naturale di sabbia chiuso dalle rocce con un palmeto verdissimo alle spalle.
I gelati con la frutta di Babi, a La Digue, serviti sulla spiaggia, all’ora del tramonto, in questo locale senza pretese ma romantico. Perfetti prima o dopo l’ultimo tuffo della giornata. Kot Babi è anche buon ristorante e ha pure qualche camera, per improvvisi colpi di sonno.
DOVE BALLARE
I casinò degli alberghi hanno anche discoteche ben frequentate: al Berjaya Beau Vallon Bay e al Plantation di Mahè. A Praslin un bon posto è <Ma Belle Amie>. Tra le disco più animate, meritano una visita Katiolo Club, Anse Faure; Barrel, Flamboyant, Lovenut Night Club, tutti a Victoria;
TOP
ALBERGO
In fuga dal mondo a Denis Island, con 23 cottage e due ville nell’unico resort dell’isola. Volendo, si arriva con mezz’ora di elicottero. www.denisisland.com
RISTORANTE
Marie Antoniette è in una casa coloniale ottocentesca di Mahè: cucina creola di qualità, da non perdere le bistecche tonno con burro all’aglio e le patate dolci. Conto intorno ai 50 euro a persona.
SPA
Il Saint Anne spa dell’omonimo albergo sull’omonima isola. Trattamenti griffati ClarinS e ospitalità Beachcomber. La piscina della spa è in ardesia naturale. Info: www.sainteanne-resort.com