Ciaspole e anelli per il fondo non sono previsti e anche lo snowboard, sulle piste da sci, è visto con qualche antipatia. La montagna marocchina è slalom e discesa, né troppo ripida né troppo ardita. Ma insolita e piacevole. Non aspettarsi, però, un circo bianco. Sulle dune di sabbia, invece, grande divertimento proprio con lo snowboard.
DA EVITARE
Ciaspole e anelli per il fondo non sono previsti e anche lo snowboard è visto con qualche antipatia. La montagna marocchina è slalom e discesa, né troppo ripida né troppo ardita. Ma insolita e piacevole. Non aspettarsi, però, un circo bianco.
Michael Peyron è considerato il decano fra gli scalatori dell’Atlante. Ai più che esperti e coraggiosi, suggerisce di scendere con gli sci dal pendio del Tizi Likemt (3550 metri). Gli altri lascino proprio stare.
Improvvisarsi nomadi non è semplice e una notte in tenda rischia di diventare un tormento. Le tradizioni berbere sono antiche e faticose, e soltanto una lunga esperienza sa farle apprezzare. Se proprio non si resiste alla tentazione di dormire nel deserto, www.saharaservices.info.
DA NON PERDERE
Dal bordo della piscina di Marrakech alle piste dell’Atlante, in meno di un’ora di macchina, 75 chilometri. I 3200 metri di Oukaimden si raggiungono con semplicità anche in taxi: andata e ritorno costano circa 800 dirham, una settantina di euro.
Neve chic, e volendo anche un po’ snob, a Oukaimden, chiamata <l’Oukà>, montagna affollata di francesi e di marocchini ricchi. Qui c’è il più alto skilift d’Africa, a 3243 metri d’altezza, nell’unica vera stazione sciistica marocchina con 3 piste nere, 8 rosse, 3 blu e 3 verdi. Chi non è fornito di attrezzature può trovare negozi dove noleggiare sci, scarponi, tute. E anche prendere lezioni dai locali maestri di sci.
Sui muli con gli sci. Per andare da una pista all’altra lì dove non c’è ancora uno skilift o una seggiovia. In sella e si parte. Capita nella pur attrezzata stazione di Oukaimeden. Ma le emozioni, a volte, valgono più dell’alta tecnologia.
La Chamonix d’Africa, l’hanno chiamata, per le sue baite con il tetto spiovente e molto spesso di colore rosso. Ifrane, una delle località preferite dai ricchi marocchini, è nel cuore del Medio Atlante, non per niente conosciuto come la Svizzera marocchina. Non lontano da Fes, piste non eccezionali, ma bella atmosfera.
A pochi chilometri da Ifrane c’è Michlifen, con uno degli alberghi più prestigiosi di tutto il paese, riaperto dopo lunghissimi lavori di restauro, durati dal 2004 al 2010. Il Michlifen hotel si trova a 1650 metri di altezza, camere ampie e con tutti i confort a partire da 3 mila dirham per notte, circa 270 euro. A disposizione, spa e piscina coperta. www.michlifenifrane.com.
Il couscous di mele del riad Sheherazade, a Fes, è suggestiva invenzione gastronomica. Da provare, magari tornando dalle piste di Ifrane. Sempre a Fes assaggiare sulle bancarelle la zuppa di aglio e fagioli americani, si chiama b’sara, e le lumache, di cui si mangia anche il brodo.
Azrou è vicina ad Ifrane ed è famosa per i tappeti berberi. Il martedì è giorno di mercato, uno dei più importanti souq settimanali della regione dove arrivano donne berbere vestuite con abiti tradizionali.
Sciare sulle dune di sabbia. Merzouga è un avamposto nel deserto, dominato dall’Erg Chebbi, le grandi dune di sabbia che raggiungono anche 150 metri di altezza. Da lì si scende con gli snowboard o gli sci. E non è facile.
Le trote del ristorante dell’hotel des Cedres, piuttosto modesto, ad Azrou hanno fama in tutta la regione: sono decisamente saporite. Buono anche il tajine di coniglio, un tradizionale stufato con olive e patate.
Volubilis è il sito romano meglio conservato del Marocco ed è anche stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Mosaici straordinari e splendidi monumenti, fra i quali spiccano l’arco di trionfo, le terme, la basilica, la casa di Venere costruiti fra il II e il III secolo dopo Cristo. E’ a 33 chilometri da Meknes.
La Djamaa el-Fna è un fantastico reality. Con venditori d’acqua, maghi, chiroamtni, fattucchiere, tatuatori, mangiafuoco, dentisti di strada. Sguardo d’insieme da uno dei bar con terrazza, perfetto il Cafè Argana: si potrebbe restar lì per ore.
Il profumo è già irresistibile, una volta assaggiato non si smetterà più di desiderarlo. Il mechoui è pane con carne d’agnello arrostita lentamente e viene proposto dalle bancarelle di ogni città o villaggio: si aggiungono cumino, sale e olive. Una delizia.
TRAMONTO
Una tazza di tè alla menta, ma anche un aperitivo, con vista sul tramonto dalla terrazza del Palis Jamais di Fes. È un fantastico belvedere sulla città vecchia, una finestra su un mondo che sopravvive soltanto qui.
DOVE BALLARE
Chiude all’alba e fino ad allora non si ferma la folla che raggiunge il Pacha di Marrakech, vera capitale notturna di tutto il paese. Il Nikki beach, a la Palmeraie, è sempre discoteca molto animata. Diamant Noir, ribattezzato <Le Dia>, è uno dei locali preferiti dal pubblico gay e frequentatissimo ogni sera.