Cielo grigio, il freddo comincia ad arrivare, la pioggia rattrista le giornate. E allora una piccola fuga, un bagno caldo alle terme, l’acqua che fuma, i vapori che salgono, magari un massaggio. E un buon bicchiere di rosso per ritemprarsi. Autunno, voglia di terme. E Saturnia, al centro della penisola, è destinazione privilegiata. Con semplicità o nel lusso.
Ci sono mondi inconciliabili. Chi adora starsene disteso su un lettino coperto di fango, ben stretto dentro bende che tolgono il respiro e chi invece in quella medesima situazione si sente prigioniero di una schifezza appiccicosa dalla quale vorrebbe subito scappare via ma non può perché è legato come un salame. <Ma fa perdere tre centimetri…>. E chi se ne importa?
Stare con il cronometro alla mano è un’esagerazione, ma anche smarrire il senso del tempo non va bene. Perché lo dicono i medici, non è mica un’invenzione. Certo che è bello, soprattutto d’inverno, restare a lungo in questa specie di grembo materno che sono le sorgenti d’acqua calda: addolcisce l’animo, oltre che il corpo. Ma alla fine, se si esagera, si fonde ogni energia, i muscoli si svuotano, le coronarie si smarriscono. E magari si collassa.
I bambini in acqua proprio no. Almeno fino ai 5 anni. Per tante ragioni: possono bere mentre sguazzano e l’effetto sarebbe una specie di lavandina gastrica. E poi temperatura e composizione dell’acqua possono provocare un’eccessiva spossatezza. Anche entrare e uscire, dal freddo al caldo ripassando poi per il freddo, può regalare effetti indesiderati.
Cinquantaquattro pietre per un massaggio. Accade alle Terme di Saturnia spa & golf resort, a chi si concede il Saturnia Stone massage. Si tratta di una particolare tecnica multisensoriale effettuata con 54 pietre di diversa origine (vulcaniche e carbonati), lavorate e levigate in maniera tale da permettere un massaggio differenziato nelle varie zone del corpo. Ce ne sono di calde e di fredde e con tutte si effettua una particolare pressione su punti precisi. L’effetto è rilassante, disintossicante ed energizzante.
La leggenda ha una sua piacevolezza. Racconta che il dio Saturno un giorno perse la pazienza nel vedere che sulla Terra gli uomini pensavano solo a farsi la guerra. Allora prese un fulmine e lo scagliò con forza. La saetta cadde nel cratere di un vulcano, dal quale zampillò un fiume d’acqua sulfurea e calda che si riversò per valli, monti e pianure, avvolgendo uomini e cose ed acquietando finalmente gli animi. Iniziò così l’età dell’oro dedicata a Saturno: epoca felice, illuminata dalla bellezza delle donne e dalla forza degli uomini, convertiti all’agricoltura, alla caccia e all’amore. Saturnia – si racconta – nacque così: poi, naturalmente, è un po’ cambiata…
Prima di sgorgare alla fonte, l’acqua di Saturnia fa un lungo viaggio sotterraneo che inizia dalle pendici del Monte Amiata. Un viaggio che dura 40 anni, perché l’acqua segue un percorso sotterraneo, filtrando lentamente attraverso le microfessure della roccia. Ciò significa che oggi a Saturnia si fa il bagno nell’acqua che è piovuta circa 40 anni fa a pochi chilometri di distanza.
Alle Cascatelle – le cascate del Molino e del Gorello – non si paga. Si entra in acqua quando e come si vuole, a qualunque ora, la zona non è recintata, non c’è alcuna restrizione e il contatto con la natura è totale. Ma ci sono anche giorni e ore di affollamento incredibile e servirebbero servizi igienici e maggiore attenzione. C’è un comitato che se ne occupa e un progetto del Fai per un completo restauro. Vale la pena aiutarli.
A volte, è meglio non sapere. La valutazione dell’età biologica, ad esempio, è un rischio. Perché se hai 35 anni e poi scoprono che <biologicamente> ne hai già 50, cosa fai? Comunque, un’equipe di professionisti della Spa sa frugare in ogni corpo per scoprire la verità. Valutando livello di stress, memoria, flessibilità articolare, presenza di radicali liberi. I risultati possono far piacere o gettare nella disperazione….
Ci sono posti che vengono tramandati dalla tradizione orale: si mangia benissimo e si spende poco, la voce gira e il locale diventa sempre più affollato. A Manciano ce n’è uno proprio così, si chiama <Il Miravalle>. Due fratelli scorbutici e una mamma simpatica e gran lavoratrice. Pici, zuppe, carni, funghi, carciofi, torte, vino genuino. Non più di 20 euro. Speriamo resista all’assalto della clientela.
L’ha firmato Ronald Fream, apprezzato creatore californiano di campi da golf. Seguirà la filosofia dei percorsi-resort, senza affliggere chi gioca con faticosi dislivelli altimetrici e colpi proibitivi. Grazie all’esperienza dell’architetto, le buche ispireranno colpi interessanti e scenografici sia ai giocatori di buon livello che ai pro, grazie alla presenza di diversi tees ben distanziati.
Piccoli incanti, intorno a Saturnia, di un mondo che vive sospeso in un tempo altrove smarrito. Pitigliano, dove le case sembrano nascere direttamente dal tufo che, a strapiombo, si perde nelle valli sottostanti. E, a 5 chilometri, Sovana, un borgo costruito intorno a una sola strada, con la chiesa romanica e la necropoli etrusca. E poi Scansano, dove si imbottiglia il Morellino, rosso corposo.
DOVE ANDARE A VEDERE IL TRAMONTO
Nell’acqua, al buio, nella piscina del resort, dove non c’è affollamento, perché dopo le 6 del pomeriggio l’ingresso è riservato ai clienti dell’albergo. Non si parla ma si sussurra, si ascolta il lieve sciabordio delle acque, a 37 gradi di temperatura costante. Sistemarsi al centro, dove l’acqua è leggermente più calda, la testa poggiata sulla sagola, il resto del corpo completamente sommerso. In vasca, purtroppo, non servono la cena….
COSA COMPRARE
Terra forte e genuina, questa Toscana che sa di Maremma. Vino, olio, carne, prodotti naturali e di alta qualità che spesso riescono a far riscoprire sapori che sembravano perduti. E poi le ceramiche e il cuoio, lavorato seguendo la tradizione dei butteri. Merita attenzione la grappa ottenuta dal Morellino, di assoluto pregio. Regalo originale e <colto>, sono le selle da buttero: la bardelIa, più comoda, la scafarda, di foggia militare, e quella col pallino, di derivazione spagnola.