Splendida e di straordinaria atmosfera, ma anche impressionanti difetti. Lusso e denaro, a volte usato senza rispetto nè cultura – i rubinetti dei bagni di alcuni hotel sono inutilmente placcati d’oro – governano questa città abituata a convivere con sfarzo e potere
DA EVITARE
Già da settembre la Neva ha acque ben fredde. Ma questo non scoraggia il popolo di San Pietroburgo, per il quale un bagno nel fiume della città è un vero rigenerante, anche in pieno inverno. Assolutamente sconsigliato imitarli.
Nessun moralismo: San Pietroburgo è città gaudente, in particolare per i piaceri declinati al maschile, ma anche le signore possono trovare distrazioni avvincenti. Ognuno si comporta come crede, ma ci sono locali dove oltre allo strip, alla sauna, alla possibilità di incontri c’è un’oscena, questa sì, opportunità che da sola basta per decidere di starne alla larga: si può mangiare sul corpo nudo di una ragazza, affittandola come vassoio. Vergogna.
In molti sostengono che il caviale rischia l’estinzione per la esagerata produzione forzata delle uova. Sono gli stessi che invitano a non acquistarlo e, soprattutto, a non mangiarlo. Ma è buonissimo. Non fidarsi, però, di chi lo vende per strada a prezzi d’occasione: la confezione deve essere ermeticamente chiusa e avere l’etichetta Cites, una nuova misura di controllo. Si possono portare in Italia fino a 250 grammi a persona.
DA NON PERDERE
Splendida e di straordinaria atmosfera ma anche ricca di difetti. Lusso e denaro, a volte usato senza rispetto nè cultura – i rubinetti dei bagni di alcuni hotel sono inutilmente placcati d’oro – governano questa città abituata a convivere con sfarzo e potere. I locali passano in fretta di moda e tutto si rinnova in un vortice senza fine. Ora i ritrovi più gettonati sono l’Onegin, famoso per i cocktail allo champagne e per il fatto che oltre alle anatre – ottimo il filetto con bacche di bosco glassate – spennano anche gli avventori, e il Noble Nest: cucina russo-francese, si trova nel Palazzo Yusupov, dove fu ucciso Rasputin.
La cattedrale di Sant’Isacco ha una storia curiosa. La cupola è talmente grande che la si vede dal golfo di Finlandia e i bombardieri della Luftwaffe la usavano come punto di riferimento nelle loro rotte distruttive.
La Russia degli Zar vive ancora al Grand Hotel Europe, una vera istituzione del belmondo dove Tchaikosvky ha passato la sua luna di miele e hanno dormito da Strauss a G.B. Shaw fino a G. W. Bush. Il Caviar Bar, un ristorante francese e un altro orientale, uno splendido bar all’aperto dal quale osservare il passeggio sulla Prospektiva Nevsky. Prezzi adeguati: camere da 400 euro, suite fino a 5 mila euro a notte.
Lo shopping è grande passione delle signore, ma anche dei signori, di San Pietroburgo. Chi ama ambientazioni classiche sceglie i Gostiny Dvor, grandi magazzini in un elegante palazzo del Settecento, chi preferisce la contemporaneità va al moderno Grand Palace, shopping center con tutte le griffe di grido.
Tatyana Parfionova è la stilista più famosa e affermata di San Pietroburgo. Ha creato una sua casa di moda negli Anni Novanta e da allora fa impazzire le russe, ma non solo, con abiti monocromatici e foulard cremisi. Negozio in Prospektiva Nevsky 52. Interessante anche Lilia Kisselenko, in Malaya Sadovaya 4, semplice e lineare, fin troppo elegante per i <nuovi ricchi>, auelli che con il denaro hanno confidenza recente e adorano lo sfarzo e l’esibizione.
L’Idiot è punto di ritrovo tradizionale, votato al ricordo di Dostoevskyi e dei suoi scritti. Tra i cocktail più apprezzati c’è, ovviamente, il <Delitto e castigo>, annegato in un delirio di vodka. Il libro, più modestamente, svela l’anima della città. Da Idiot servono anche piatti vegetariani.
Su è giù per lo Scalone Giordano del Palazzo d’Inverno, in attesa di sapere cosa accadrà alla facciata dell’Hermitage, custode di 3 milioni di opere d’arte. Nella sua storia, il palazzo ha cambiato colore una decina di volte, passando per i toni del blu, del rosso, del verde e anche del grigio.
Le mitragliatrici si possono comprare, il problema, poi, è portarle in aereo. Da Soldat Udachi, il soldato di ventura, c’è in vendita tutto il genere militare: abiti, armi e accessori, dalle mutande ai binocoli.
Al Museo della Vodka si impara qualcosa su storia, composizione e perfino pericoli della bevanda nazionale. C’è un piccolo caffè dove si mangia russo e si brinda. Da ricordare che una bottiglia di vodka finita non va mai lasciata sul tavolo, ma poggiata in terra.
E’ l’ora del banya che nella tradizione russa si faceva la notte prima delle nozze. E’ la purificazione fisica e morale, con il vapore a temperatura molto alta. Quando si il corpo è ben caldo si impugna una fascina di rami di betulla e ci si percuote. Sudando e soffrendo ci si libera dalle tossine del corpo e dell’animo.
BALLARE
La notte è vivacissima a San Pietroburgo e non si spegne prima delle 6 o 7 del mattino. Il Tunnel, un ex rifugio anitiaereo, è stato il primo technoclub della città: musica con i migliori Dj internazionali. Metro è la disco più grande con la particolarità di avere personale di sicurezza tutto femminile. Opium va moltissimo e c’è la fila per entrare superando una rigida selezione. Elegante il Jakarta, con minuzioso esame all’ingresso.