Giubileo in arrivo, la Roma della fede e l’Urbe laica. Allerta antiterrorismo anche qui, ovviamente, e supervigilanza a San Pietro e dintorni. Ma pure in questi momenti difficili lo spirito dei romani aiuta: cinismo bonario e straordinaria autoironia per non smarrire la gioia di vivere. Fontana di Trevi è finalmente restaurata e visibile. Ma oltre i luoghi classici, Roma nasconde altri piccoli tesori. Eccone alcuni.
DA EVITARE
Il panico non serve a niente. Bisogna comprendere che garantire la sicurezza totale è impossibile per chiunque e ovunque. Mantenere le proprie abitudini, come cittadini o viaggiatori, magari con qualche semplice attenzione in più.
I Segway, le due ruote con manubrio che sembrano richiedere grandi doti di equilibrio, stanno avendo molto successo. Ma se si esita si crolla per terra: fare un piccolo corso prima di avventurarsi sui sampietrini o, peggio, sui marciapiedi.
Gli shottini, soprattutto nelle splendide piazze romane dove si chiacchiera all’aperto fino a tardi, sono un autentico pericolo. E non solo per i giovani, che ne consumano a ettolitri. Bicchierino ghiacciato con bevanda alcolica, gin o vodka più sciroppo di frutta, vanno giù veloci. Costano un euro.
DA NON PERDERE
Fontana di Trevi è finalmente restaurata, splendida, abbagliante di una bellezza unica. Lavori durati molto a lungo ma eseguiti alla perfezione.
Visto da vicino, il Marc’Aurelio non si dimentica più. E la sala dei Musei Capitolini dove è esposto è luogo straordinario, sia per la statua – questa è l’originale, in piazza c’è una copia – che per il luminoso allestimento di Carlo Aymonino.
Eataly, tempio della gastronomia, sofisticato e popolare insieme: 6 ristoranti, 23 punti ristoro, negozi aperti tutti i giorni dalle 10 alle 24, propone eccellenze e verdure, libri e stoviglie. Vicino alla Piramide Cestia, all’Air Terminal Ostiense in via 12 ottobre 1492 e ora anche a piazza della Repubblica. L’Eataly di New York, tanto per saperlo, è il luogo più visitato dopo l’Empire State Building.
Ciampini 2 Le Bistrò, all’angolo fra via del Leoncino e via della Fontanella Borghese, è ritrovo per gaudenti palati giovanili: pizza ad altissima digeribilità, proposta in mille soluzioni. Insalate per signore ma anche superbe cacio e pepe e carbonara. Gelati, come da tradizione. In piazza San Lorenzo in Lucina, Ciampini 1, salotto all’apero anche d’inverno.
Tacchi vertiginosi e sfavillanti suole rosso scarlatto. Sono le scarpe di Christian Louboutin che ha appena aperto un punto vendita in via di Campo Marzio, proprio all’angolo con piazza San Lorenzo in Lucina. Le signore romane vanno in pellegrinaggio.
Brooks Brothers è poco lontano, finalmente arrivato a Roma che da sempre adora le camicie botton down. Ora impazzano i Ray-Ban firmati Brooks Brothers: il proprietario delle due aziende è lo stesso, Leonardo Del Vecchio.
Roma laica ha la sua boutique erotica: Zou Zou, dietro piazza Navona, in vicolo della Cancelleria. Ad accogliere i clienti signore gentili pronte a consigliare le donne e capaci di non mettere in imbarazzo gli uomini. Il sito è www.zouzoustore.com.
Per un Giubileo in periferia, la chiesa realizzata dall’archistar Richard Meier, portentoso architetto, a Tor Tre Teste, estrema periferia romana. Dio Padre Misericordioso è un oceano di bianco e luce: vale il viaggio.
Per i nostri amici a quattrozampe, la prima beautyfarm per cani è sulla Cassia, si chiama Domus Aventina ed è invenzione di Francesco Di Pietro: box singoli climatizzati con giardinetto, trattamenti di bellezza, massaggi, ozonoterapia. Escono felici e come nuovi. Info: www.domusaventina.com.
Quattro passi al Portico d’Ottavia, cuore del Ghetto ebraico, pedonalizzato e ricco di tentazioni, da shopping e gastronomiche: piatti, posate e tutto per la casa da Limentani, le torte ricotta e cioccolato da Il Forno del Ghetto, ristoranti di rigorosa tradizione kosher come Ba Ghetto e Bellacarne.
Il maritozzo con la panna è irresistibile. Per iniziare al meglio una vera giornata romana. Da Regoli, in via dello Statuto 60 si trovano quelli fatti secondo tradizione: sommerso dalla panna, il maritozzo quasi non si vede.
La cucina romana autentica ha un piccolo luogo magico: Da Lucia, in vicolo del Mattonato a Trastevere. Antipasti di peperoni, zucchine, melanzane, gricia, arrabbiata, brodo con broccoli e arzilla, involtini, trippa, coda alla vaccinara, le stesse ricette e gli stessi piatti dal 1938. Una meraviglia a 25 euro a testa, o poco più.
TRAMONTO
Postazione gratuita e scenario unico. In cima a Trinità dei Monti, quando il sole scende e accende i colori pastello del centro storico. Via Condotti si vede d’infilata e si domina piazza di Spagna. Si può chiedere di più?
BALLARE
La strada della Dolce Vita resta attrazione notturna. Elle, proprio a via Veneto, è discoteca molto frequentata, scelta anche da Federica Pellegrini per festeggiare un suo compleanno, poco lontano c’è l’Art Cafè, in piena Villa Borghese, e sempre lì il Vibe, nato dove c’era il Babel. Fuori dal centro storico, l’intramontabile Piper a via Tagliamento, Atlantico e Spazio 900 all’Eur. La notte del sabato all’Alpheus, ritrovo gay, è molto movimentata.
TOP
ALBERGO
La villa della madre di Nerone era dove ora sorge il Gran Melia Villa Agrippina, sulle pendici del Gianicolo. Posizione unica, qualità dei servizi superba. Ristorazione griffata Iaccarino. www.granmeliarome.it.
RISTORANTE
Il Sanlorenzo è ormai il miglior ristorante di pesce di Roma. Ricci, ostriche, gusto mediterraneo nelle preparazioni, grande cortesia di Enrico Pierri ed Elena Lenzini (nella foto). In via dei Chiavari 4. Info. www.ilsanlorenzo.it.
SPA
Il <Colour massage>, in cui ogni colore è associato ad un chakra, è molto richiesto al De Russie Wellness Zone, in via del Babuino ritrovo per gli ospiti dell’albergo ma anche per i romani.
