Trecento chilometri di spiagge, campi da golf, folla glamour, grattacieli e ville hollywoodiane con prato all’inglese fanno di questo luogo uruguaiano la Miami, o se preferite, la Montecarlo del Sud America. Jet set a prezzi anche abbordabili, in una natura prorompente. E tanta gioia di vivere.
DA EVITARE
Attenzione all’istigazione allo shopping. Alcune strade sono sponsorizzate dalle carte di credito, il cui logo appare sulle targhe accanto al nome delle vie. Pericolosissimo.
Il ponte che porta a La Barra è <ondulatorio>, costruito come una serie di dossi e saliscendi. Non è niente di straordinario, anche se Pablo Neruda gli ha dedicato una poesia. In molti provoca spiacevoli sensazioni allo stomaco. Può essere non considerato un’attrazione.
Attenzione alle spiagge, ai versanti e ai loro nomi. Fra le più famose sul lato della baia, la Mansa offre mare calmo, enorme spiagga ad arco e vista sulla boscosa isla de Gorriti, mentre La Brava, sul versante atlantico, ha acque selvagge e la scultura simbolo di Punta, la mano gigante semisommersa dalla sabbia.
DA NON PERDERE
L’architettura di alcune ville ha firme illustri: Mario Roberto Alvarez, che fu seguace di Le Courbusier, o Luigi Vietti – il creatore della Costa Smeralda – che qui ha realizzato la residenza di Mario Rubinacci. Molto apprezzata villa Metawai a Punta Pietra, creazione dsll’architetta argentina Vivian Avella: per 6 persone, su due piani, si affitta intorno ai 5 mila euro a settimana.
Un tavolo sulla spiaggia de La Huella, luogo perfetto per il <vip watching>, l’osservazione del chi c’è e chi non c’è. Specialità della casa pizza in versione croccante, polpo glassato, calamari in salsa rosa, ma anche salutari grigliate di pesce.
Mirò è l’incanto della natura, pedana in legno sulla spiaggia, tavoli e ombrelloni, aperitivi e cene di pesce, portentose inalazioni gratuite di iodio. Come da Cactus&Pescado, nella suggestiva, anche per il nome, playa Bikini: visto il tramonto, si prosegue fino a notte fonda.
Questa costa è fra le più amate dai coraggiosi capitani delle onde. Tutto il versante atlantico è ideale per il surf, ma fra i punti più battuti c’è La Barra, la zona considerata più ventosa di tutto il litorale. Tribù di giovani aspettano l’arrivo dell’onda della vita. Ma bisogna saperle cavalcare.
Si chiama Lanas del Este ed è negozio considerato molto chic: fra le proposte più interessanti, la lana cotta leggera e tessuta a mano. Capi un po’ più pesanti da Manos de Uruguay, in avenue Gorlero, la strada centrale di Punta. Gioielli e bijoux da Rafa, a La Barra. Antiquariato di origine francese e inglese, a prezzi non economici, da Crisol.
Via dalla pazza folla che in stagione affligge anche Punta? Il nulla intorno si trova all’Isla Gorriti, con i resti affascinanti delle fortificazioni spagnole, o all’Isla de Lobos, con la più grande riserva sudamericana di leoni di mare: si arriva in barca e ci si perde per qualche ora.
Posta del Cangrejo è uno degli alberghi più belli dell’Uruguay, rifugio informale in stile mediterraneo sulla riviera atlantica. Oasi di autentica pace. Come il Mantra, unica presenza dei Leading Small Hotels of the World. Offre tutto quello che si può desiderare. Ma va prenotato con anticipo.
Il Museo del Mare vale la visita. Dalle testimonianze sorprendenti delle azioni dei pirati, che da queste parti si trovavano bene, a una delle più grandi esposizioni di conchiglie fino alla storia delle baleniere. Aperto tutto l’anno.
TRAMONTO
Il sole fa parte degli elementi architettonici di <Casa Pueblo>, opera del pittore e scultore uruguayano Carlo Pàez Vilarò. E’ un vero simbolo di Punta del Este e per costruirlo ci sono voluti 36 anni. E’ considerato una <scultura abitabile>: dentro ci sono saloni rivolti al mare e utilizzati per mostre. Da qui il tramonto diventa uno dei più suggestivi che si possano vedere al mondo.
BALLARE
Il Tequila dance club, sempre affollato per la qualità della musica e l’atmosfera oltre che per i cocktail è attrazione particolare – soprattutto per il pubblico femminile – perché vanta il personale di sicurezza più muscoloso del mondo. Quando vengono da queste parti passano al Tequila Naomi, Valeria Mazza, Zidane, George Clooney. Per chi ha gusti più spartani e semplici, Mercuri e Moby Dick, disco pub popolari.
