Nulla è certo a Napoli: anche la legge viene “interpretata”. Ma chi altro ha la fantasia, la gioia, l’allegria di questo straordinario popolo? “Il Paradiso abitato dai diavoli” dicono alcuni con eccessiva crudeltà. Città fantastica, accogliente e, certo, a volte anche traditrice, ma unica. Come cantava Pino Daniele, “Napule è mille culuri…..”.
Chi se ne accorge esplode in una gran risata. Altrimenti è un guaio. Napoli è famosa per il paccotto, l’imbroglio presentato da affare, la truffa fatta passare per un’occasione: gioielli falsi, sigarette di contrabbando ma senza tabacco, il gioco delle tre carte. Teatro principale è stata a lungo piazza Garibaldi, la stazione, ora il rischio è diffuso.
L’inventiva napoletana è straordinaria e i prodotti locali diventano profumi. Il siero di latte di bufala, sinceramente, sembra eccessivo. Vanno bene i limoni di amalfi, le albicocche del Vesuvio, le mele Annurca, il nettare del vino Taurasi. In vendita a Profumi di Napoli, www.profumidinapoli.com. Ma la bufala…
Contro la crisi e la jella, una visita a San Gennaro. Il santuario è aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 14. Per i napoletani è un amico, un confidente, l’ultima spiaggia: le donne più anziane ci vanno anche soltanto per sfogarsi…
DA NON PERDERE
Plart è museo insolito, dedicato alla plastica come materiale base per l’arte e il design. E’ in ia Martucci 48. www.plart.it.
Il cibo di strada impazza e vanno a ruba i cartocci di Timpani&Tempura, cucina anche da asporto, o da divorare con gusto nel locale di vico della Quercia: sfornati, melanzane, marinate, gattò, fritti, tempura e tutta la Napoli da mangiare. www.timpanietempura.it.
Tullierie è divertente fin dal nome del negozio, luogo ideale dove fare acquisti per la casa. Tina Gargiulo propone oggetti liberty, stoffe d’arte, modernariato, art decò. Anche preziose opere di grandi artisti, da Schifano a Paladino. E’ su rampa Brancaccio 6.
La mozzarella e la provola di bufala affumicata migliore di Napoli – almeno secondo molti, il dibattito non finirà mai – si trova alla Latteria d’Angelo alla Torretta, via Ferdinando Galiani 4. Spedisce in giornata i latticin in tutta Italia. Tel. 3930705901
Contemporaneità nelle <stazioni dell’arte> della metro, progetto curato da Achille Bonito Olivo. La nuova fermata <Università>, lungo la Linea 1, è stata progettata dal designer Karim Rashid, la <Toledo>, invece, è creazione di Oscar Tusquets Blanca.
Giro insolito nella Napoli sotterranea, a 40 metri di profondità. Si scopre la storia della città, dalla fondazione di Neapolis alla seconda guerra mondiale. Info: www.napolisotterranea.org.
Il <caffè sospeso> è una generosa tradizione napoletana ancora praticata. Si ordina un caffè e se ne pagano due: è a discrezione del proprietario del bar <regalare> quel caffè, ma volendo anche altro, un cappuccino o un cornetto, a qualcuno che ne ha bisogno. E di poveri, o impoveriti, in questo periodo ce ne sono molti.
Tacco 12 spinto e invenzioni cromatiche. Le signore impazziscono per le scarpe di Ernesto Esposito, via S. Caterina a Chiaia 20, secondo alcuni sosia di Bruce Willis, un passato lavorativo con Sergio Rossi e Marc Jacobs. Info: www.ernestoesposito.com.
Considerata la risposta cultural-chic ai locali chiassosi e alle pizzerie del lungomare, il Ristobar dell’hotel Santa Lucia è in realtà un bel posto in via Partenope 46: light lunch, the del pomeriggio, aperitivo. Splendidi i babà con molte varianti. www.santalucia.it.
Liscia o ricca, la sfogliatella è il cuore dolce di Napoli. Le migliori di tutta la Campania si trovano all’Antico Forno Fratelli Attanasio, vico Ferrovia. www.sfogliatellecalde.com.
L‘ospedale delle bambole, per ripararne una rotta o semplicemente per vedere cosa sono capaci di fare in questa piccola bottega. Via S. Biagio dei Librai 81.
Marinella si è allargato. Non più solo cravatte su misura, ma anche profumi, gemelli, accessori, orologi, borse e proposte per donna. Immutabili, cortesia e qualità. Showroom a Riviera di Chiaia 287. www.marinellanapoli.it.
I palazzi di Spaccanapoli, in via Benedetto Croce. Un susseguirsi di splendide costruzioni: al 12 c’è palazzo Filomarino del ‘400, al 19 palazzo Venezia, incontro di Barocco e Rinascimento, al 23 palazzo Tufarelli, al 45 palazzo carafa della Spina di fine ‘500 poi restaurato nel ‘700.
Bed, boat & breakfast, un modo originale di soggiornare a Napoli. Si dorme in barca a vela, in pratica un B&B galleggiante a 120 euro a notte. Possibile affittare un’intera barca per gruppi di amici. Info: www.jordan&jordan.it.
Non se ne fa a meno. La vista più famosa, immortalata in fotografia e moltissimi quadri e gouaches, con il pino marittimo proteso nel blu, è dal belvedere di Sant’Antonio a Posilippo. Indimenticabile.
DOVE ANDARE A BALLARE
Notte vivace, quella napoletana. La Mela, via dei Mille 40/bis, è discoteca storica e sempre molto frequentata. I più giovani si ritrovano al Diva, via Giotto 10. In via Cisterna dell’Olio abbinata per nottambuli: al numero 11 c’è il Velvet Zone, uno dei monumenti della notte, con tre animate sale. Poco più in là, riservato ai tiratardissimo, il Kinky, sempre in via Cisterna dell’olio: quando chiude, Napoli va a dormire.
TOP
Romeo è il più innovativo degli alberghi napoletani. Disegnato dall’archistar Kenzo Tange è nella vecchia sede della Lauro, un pezzo di storia della città. www.romeohotel.it.
RISTORANTE
La pizza più innovativa è a La Notizia, via del Caravaggio 94/a, citata anche dal New York Times. Si usano solo ingredienti dei Presidi di Slow Food.
SPA
A Posillipo, affacciata sul mare, la spa Pausilya, decor minimal chic e una stupenda terrazza. Massaggi, remise en form, trattamenti termali con vista anche sul Vesuvio. Info: www.pausilya.it.