Africa

Marrakech, venditori d’acqua
e incantatori di serpenti

Il mondo intorno a una piazza, la Djemaa el-Fna, sulla quale si affacciano bar e ristoranti nei quali si resterebbe ora a guardare quello che succede, fra incantatori di serpenti e venditori d’acqua. E accanto, la Medina, un labirinto da esplorare. E poi il golf, il quartiere dei tintori, i monumenti, le carrozzelle. Il Marocco che si sogna.

 

DA EVITARE

Marrakech-Rainbow-colorsUna mancia, bakshish, è richiesta in continuazione, per qualunque cosa. A volte si cede, o perché ne vale davvero la pena o per pura disperazione. Tenere qualche spicciolo o banconote di piccolo taglio pronte per questa eventuale necessità: non tirare mai fuori mazzette di denaro, potrebbe diventare pericoloso.

Anche un tassista o un conduttore di carrozzella a cavallo possono trasformare uno spostamento in un tormento. Propongono shopping di ogni cosa e garantiscono oggetti meravigliosi e sconti: non accettare mai.

Nessun timore nella Medina. Anche se i vicoli diventano minuscoli e la luce sembra sparire, anche se sembra difficile capire come uscire da quel labirinto, non c’è problema: basta pronunciare la magiche parole Djemaa el-Fna, la grande piazza, e tutti sapranno indicare la direzione. Da lì, poi, è semplice andare ovunque.

 

DA NON PERDERE

Si rinnova ad ogni ora e ogni giorno lo spettacolo della piazza più animata del mondo, la Djamaa el-Fna: incantatori di serpenti, venditori d’acqua, cantastorie, mangiafuoco, un mondo che non si immagina neppure se non ci si lascia trascinare dentro. Anche chi c’è già stato ci torna volentieri. Sedersi nelle terrazze dei bar con vista.

Il futuro a due passi dal Medioevo: tecnologia gratuita e per tutti nel Cyber Park, proprio di fronte all’Hotel de Ville, il Comune. E’ il simbolo della nuova Marrakech: progettato dall’architetto Karim El Hashak (ha studiato a Torino) è un parco con tante piattaforme dove si può consultare Internet gratuitamente. E il bello è che funziona.

Il profumo è già irresistibile, una volta assaggiato non si smetterà più di desiderarlo. Il mechoui è carne d’agnello arrostita lentamente: viene proposto dalle bancarelle in mezzo al pane appena sfornato con cumino, sale e olive. Una delizia.

marrAtmosfere da Cotton Club stile New York anni Cinquanta a Le Blokk, nella Palmeraie: si mangia bene e suonano bravi musicisti. Info: www.leblokk.com.

Di gran moda il Nikki beach, locale multifunzionale a la Palmeraie dove la giornata corre via: relax e abbronzatura durante il giorno a bordo piscina, di sera discoteca molto animata. Info: www.nikkibeach.com

Il Kosybar, nella Medina, è luogo mondano e discreto ristorante ma è anche punto di osservazione naturalistico. Dalla terrazza si possono osservare le cicogne che riposano nei loro nidi.

Città decisamente gayfriendly, estrosa e tollerante, Marrakech è diventata punto di ritrovo delle comunità omosex di tutto il mondo. Il Diamant Noir è uno dei locali d’elezione, ribattezzato <Le Dia> e frequentatissimo ogi sera. Dj internazionali.

Per servire vino a cena c’è bisogno di un’autorizzazione. E La Sultana è ristorante con permesso di vendita di alcolici. Aggiunge questo plus a una grande tradizione gastronomica e alla possibilità di scelta, fra un tavolo nei chiostri o sulla terrazza. Un gran posto. Le Comptoir, nella città nuova, fuori dalle mura, è ritrovo frequentato dai giovani e dalla comunità straniera. Piatti tradizionali e cucina internazionale. Bella atmosfera.marrakech-tannery-2

Sosta golosa al Dar Cherifa, riad saadita del XV secolo. Meritano attenzione il tè e il caffè allo zafferano: che a noi sembrano un orrore, ma poi lasciano scoprire il gusto interessante della stravaganza.

Solidarietà e buoni affari da Al Kawtar, 57 rue Laksour, bella boutique no profit, i cui proventi servono per pagare le donne che lavorano, i nidi per i loro figli e attivare programmi di formazione. Si compra lussuosa biancheria di lino anche con raffinati ricami e a prezzi <da cotone>. Si trovano anche abiti, maglie, pantaloni. Info: www.alkawtar.org.

DOVE VEDERE IL TRAMONTO

Non c’è altro posto. Un tavolo, magari conquistato con anticipo, al Cafè Argana, affacciato sulla Djamaa el-Fna. E’ l’ora magica in cui i colori si attenuano, le bancarelle dei ristoranti cominciano a grigliare e fumi e profumi avvolgono la piazza. Mentre arrivano anche le danzatrici del ventre, alcune giovani, belle e pure brave, in cerca di futuro, altre a evocare un passato che non tornerà più.

 

pacha_frontDOVE ANDARE A BALLARE

La notte resta dominio del Pacha. Anche dj star come David Guetta ed Eric Morillo vengono in consolle ad animare le notti di questo che viene considerato il locale più cool della città. Le Palace ha da qualche anno ha sostituito il New Feeling: è un mix tra il barocco e il moderno con due piste da ballo. Resiste sempre il Theatro, anche se con qualche appannamento.

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