Tra le grandi capitali europee non è mai fra le preferite: soffre il fascino che emanano Londra e Parigi e in Spagna la insidia perfino l’allegria un po’ altezzosa di Barcellona. Ma sbaglia chi trascura Madrid: è bella, ricca di storia, straordinari musei, quartieri animati e sempre con un’anima, tapas e vita notturna. E’ il momento della rinascita, di una nuova Madrid Real.
La Chocolateria San Gines non chiude mai, per ristorare i nottambuli e offrire loro, dopo l’alba, una cioccolata calda con churros, le pesantissime ma squisite frittelle a forma di wurstel. Le fanno pure in altre ore del giorno, quando anche la digestione diventa meno complessa.
La Spagna, non solo Madrid, ha un suo fuso orario che sposta ogni tipo di attività in avanti. La sera non ci si siede a tavola prima delle dieci. Chi anticipa non si lamenti di essere osservato con sorpresa: esattamente come facciamo noi quando vediamo nordeuropei a cena alle 6 del pomeriggio.
Serve un fisico da toreador per resistere alle nefaste conseguenze deI <sol y sombre>, abitudine selvaggia a base di brandy e anice, cocktail micidiale da bere subito dopo la prima colazione per <dare sprint>, dicono, alla giornata. Senza allenamento, si crolla dopo 5 minuti.
Il Thyssen-Bornemisza è uno dei musei più belli del mondo, ingiustamente trascurato a favore del Prado (Goya, Velazquez e molto altro, ora che è anche rinnovato) o del Reina Sofia (splendida la struttura che ospita pure Guernica di Picasso). Al Thyssen-Bornemisza si possono ammirare in un colpo solo Tintoretto e Van Gogh, passando per Caravaggio e Canaletto. Il Museo, fra l’altro, nasce da una storia d’amore fra il barone Thyssen-Bornemisza e Carmen Tita Cervera, ex miss Spagna, amatissima dai madrileni.
Gli affreschi di Goya nella sua collocazione originale all’interno della chiesa di San Antonio de la Florida, chiamata anche il Pantheon di Goya. Il ciclo di decorazioni di questo tempietto a croce greca è considerato fra i maggiori capolavori del pittore che è anche sepolto qui.
Flamenco. Gli intenditori dicono che è il Cardamomo il locale da non perdere: palco piccolo, non troppe comodità ma <autentica esperienza spirituale>. Per stare più rilassati vanno benissimo Las Tablas, El Callejon e Casa Patas, dove si fa vedere spesso Joaquin Cortes. Da visitare Flamenco World, Huertas 62: CD, DVD, chitarre, scialli, abiti in stile.
Pedro Almodovar ricrea il suo spirito pensando al corpo e definisce il Bocaito e le sue tapas – calle de la Libertad quartiere Chueca – <il miglior antidepressivo> di Madrid. Sempre a Chueca, molto animato la sera, il Tapas Tour può prevedere Stop Madrid, Santander e Angel Sierra. A Malasana tapas da El Pez Gordo, nel quartiere La Latina provare La Carpanta. La taperia del Prado propone tapas creative fino all’una di notte.
Botin è il più antico ristorante di Madrid, fondato nel 1725. Atmosfera da vecchia Madrid, proprio dietro plaza Mayor. Bella scelta di paella da La Barraca e da La paella de la Reina. Da Casa Lucio, ristorante frequentato da politici e celebrità, indimenticabili sono le uova strappazzate, molto morbide, su un letto di patate: li chiamano <huevos rotos>.
Calle Cava Baja, nel quartiere Latina, è un susseguirsi ininterrotto e suggestivo di locali ed edifici medievali. Animatissima per la sera è anche meta per uno shopping estroso: gioielli e accessori da Carmen Sanchez, le borse di Del Hierro, a calle de Alimendro le creazioni di Helena Rohner, una delle più originali disegnatrici di gioielli d’Europa: usa argenti, pietre preziose e vetri di Murano.
Sono passati di qua Beckham, Cannavaro, Kaka, Cristiano Ronaldo. Oggi è il regno di Bale, Modric e Benzema. Il Real Madrid è sempre stellare. Interessante non solo per gli appassionati di calcio, una visita al museo dello stadio Santiago Bernabeu è un tuffo, anche breve, nella storia universale del pallone.
Agatha Ruiz de la Prada diventò famosa per gli sgargianti vestiti per ragazzi. Oggi è una delle stiliste spagnole più famose e vende estrosi abiti anche per adulti. E’ in calle Serrano. Molto apprezzate le borse <su commissione> di Raquel Lopez Gallardo, www.rakelitho.com, capaci di soddisfare ogni esigenza. Le sorelle Ana e Natalia Arambarri realizzano gioielli di grande successo combinando oro, argento, stoffe, pietre dure e preziose, perle di Tahiti: www.ana-armabarri.com.
DOVE VEDERE IL TRAMONTO
L’ora del mojito ha un luogo d’elezione: il bar Viva Madrid, in calle de Manuel Fernandez y Gonzalez. Facciata in azuleojos che ispirano allegria, è ritrovo sofisticato ma informale, dove è semplice fare nuove amicizie. Si brinda in allegria, i mojitos sono fra i migliori di Madrid, al calar della sera, prima delle tapas e della cena. Un piccolo anticipo di movida notturna.
DOVE ANDARE A BALLARE
I sette piani del Kapital sono avventura da non perdere: ritmi e stili differenziati per ogni piano. Il Pacha richiama la vicina Ibiza, nel nome, nei ritmi e nella frequentazione. Il Fabrik offre rifugio notturno per 5 mila persone sulle quali piovono gli spruzzi d’acqua nebulizzata per evitare eccessi di riscaldamento. E poi Cool, molto in voga ora, il Teatro Joy Eslava, un monumento, e lo Space of Sound è l’ultimo a chiudere: spesso chi esce va direttamente a fare colazione.