Americhe

LA, il mito americano

La felicità terrena, secondo alcuni, è da queste parti, fra Sunset boulevard e Beverly Hills, dove vivono le star di Hollywood, i ricchi, belli e famosi. C’è chi si diverte a frugare con lo sguardo fra i cancelli e i giardini delle loro ville, triste attività da guardoni dell’apparente gioia altrui. Qui ci sono spiagge e tentazioni, perfino musei e cattedrali di cristallo. Quel che si desidera si può trovare. Comprese le delusioni del vivere.

rodeo-drive-beverly-hills DA EVITARE

Rodeo Drive è il posto ideale per chi è affetto da shopping compulsivo, per chi non sa resistere ai tre piani di Ralph Lauren o alla piccola boutique di Hermes. Concentrazione massima di lusso, prezzi astronomici e follie, compresi collari per cani tempestati di diamanti. Viale affollato da esemplari di ogni sesso – ormai, specie qui, sono molti più di due – affezionati cultori del ritocco plastico. Molto più divertente, anche per le varietà umane, la stravaganza di Melrose avenue, patria dei tatuaggi e dell’abbigliamento vintage.

Jonny Depp è il proprietario del Viper Room, bar molto cool, dove si affacciano giovani e giovinette in forma fisica smagliante. Se non si è più che perfetti, si rischia di sentirsi – qui come altrove – un autentico falso fra la Gioconda di Leonardo e i Girasoli di Van Gogh. Ma se si ha il sano orgoglio delle proprie imperfezioni, allora può anche essere divertente.

Sai Si, il ristorante giapponese del Millennium Biltmore, va molto di moda e fa tanto tendenza: bella gente e deliri gastronomici. Come le ostriche chiamate Kaki Sishido. Quando si assaggiano, si capisce il perché di quel nome: sono fritte.

beachbikepathDA NON PERDERE

Venice Beach è la spiaggia più folle e saggia del mondo dove perfino i reduci dal Vietnam che in Asia hanno perso le gambe sanno ritrovare la serenità: sfidandosi sugli skates, seduti sulle rotelle. Il tempo scivola via fra sfrenate partite di tennis in solitaria contro il muro, allenamenti durissimi nella palestra all’aperto di Muscle beach, concerti di piatti, comizi senza senso, preghiere Navajo o Apache. Venice è l’America libera e stravagante. Come la mamma che corre sui pattini spingendo la carrozzina con la figlia dentro.

Los Angeles abbaglia, soprattutto con la finzione, perché questa parte d’America è il vero regno dell’apparire. E allora nulla è più eccitante di quanto propongono gli Studios, i laboratori di quello che vediamo sul grande o piccolo schermo. Che siano della Universal o della NBC, vale la pena lasciarsi incantare dagli effetti speciali che gli artisti del finto sanno proporre: visti da vicino sono un’altra cosa, e piacciono perché si capisce che sono davvero un’invenzione.

marilyn-monroe-20080430-406566Cinema e successo possono travolgere, la ribalta può anche uccidere. Come accadde a Marilyn Monroe. Il suo spirito vive nella casa dove morì, era il 5 agosto 1962, dopo aver preso, così venne accertato, 47 pillole di sonniferi. L’indirizzo è Brentwood, 12305, Fifth Helena drive, tra San Vincente e Sunset Boulevard.

Un bagno nel Pacifico. Abbandonare la piscina dell’albergo, con l’acqua trasparente e tiepida per gettarsi nell’oceano gelido e violento. Chi ha tecnica e coraggio cerchi di domare vento e onda con tavola, surf, kyte. Altrimenti va bene anche un tuffo: tonifica e regala un ricordo.

La Cattedrale di cristallo è qualche decina di miglia a sud di LA, a Garden Grove, nell’Orange County, sede ufficiale della comunità congregazionista della Reformed Church, patrimonio dei predicatori e dei nuovi architetti della fede: una visita è d’obbligo, per tutto quello che risplende, sia di fisico che di spirituale.

La cena a Malibu si iscrive nell’album dei ricordi. Se si va da Gladstone’s, il ristorante giusto sull’oceano, esattamente alla fine di Sunset boulevard. Nessuno sfarzo, ma tavoli di legno e servizio semplicissimo. Sontuosi piatti di pesce, come l’impegnativo Gladstone’s Clambake: aragosta, granchio, gamberi imperiali, pannocchia e patate. Mangiare assolutamente sulla terrazza affacciata sulla spiaggia, anche se fa freddo: ci sono le stufe.

Anche i desideri possono essere oversize, sovradimensionati, come la vita di molti californiani. Sono così i letti di Phyllis Morris, tre volte un gigantesco king size, con prezzi che possono arrivare anche a 80 mila dollari. Per vere dormite hollywoodiane.

getty-museum-los-angeles-03Sono due, ora, i Getty Museum. Uno è la copia esatta della villa dei Papiri di Ercolano, l’originale appartenne al suocero di Giulio Cesare e venne distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo: al finto sfarzo esterno sulla Pacific coast Highway si è posto riparo con veri capolavori d’arte custoditi all’interno. L’altro è l’invenzione straordinaria di Richard Meier, architetto amante dei toni candidi e della luce, che qui ha realizzato uno stupefacente complesso in travertino italiano sui toni, appunto, del bianco. Da vedere Cezanne, Cellini, Canova, Renoir, Rembrandt, Manet, Van Gogh. Ingresso gratuito, prenotazione per la Getty Villa di Malibu.

Un simbolo della controcultura americana, idolatrato e indossato da Madonna, Mariah Carey, Paris Hilton ma anche da David Beckham. Ed Hardy ha il negozio in Melrose avenue, 7829 e 7817. L’ultima novità sono i cowboys boot dipinti, in vendita a partire da 80 dollari. Una giornata nello shopping center di 3rd street Promenade a santa Monica, dove si trova tutto, o quasi, per tutti, a cominciare da Abrecrombie & Fitch. Sulla spiaggia di Venice da non perdere i due negozi di artigianato indiano: in vendita anche i dreamcatcher, gli acchiappasogni che catturano gli incubi e fanno dormire tranquilli: da appendere sopra i letti di Phyllis Morris.

Dgladstones-malibuOVE IL TRAMONTO

Scorre la vita mentre cala il sole, lungo le spiagge di Malibu o Santa Monica. Tentazioni romantiche per le coppie che fanno jogging con cane al seguito, lei in bikini quasi invisibile, lui con fisico da sogno per signora. Perfetti anche i gabbiani, giganteschi e rumorosi. Inutile negarlo, sembra di vivere una puntata di Baywatch. Per chi preferisce i panorami urbani, ideale la terrazza del Griffith Observatory: colpo d’occhio su tutti i grattacieli di LA.

 

 

Chippendales 250x250 GruppenfotoDOVE BALLARE

Un po’ di trasgressione femminile, accompagnata, se si vuole, da un’ironica compagnia maschile. Perché lo streap degli uomini è nato a Los Angeles, e la tradizione continua, in perfetto stile Chippendales. The Highlands in Hollywood boulevard è fra i locali più gettonati. Spettacolo alle 20, un’ora e mezzo di show e poi si balla fino alle 3 di notte. Le star, rudi maschioni o esotici fusti, sono disponibili ufficialmente per le foto. Per il resto, dipende…

 

 

 

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