E’ l’isola più spettacolare che ci sia al mondo. Con quei massi di granito che sembrano sfidare l’oceano e ricordano le sculture di Henry Moore – ma forse sarà stato lui a prendere ispirazione, chissà – una foresta di palme che accarezza la riva, la sabbia candida, l’azzurro impalpabile, quasi bianco, del mare. La Digue è il tempo che si è fermato, è il paradiso ritrovato, sono le tartarughe giganti, il ricordo di Emanuelle, la bomba erotica – oggi sembrerebbe innocente – di chi ha memoria sufficiente per guardarsi indietro di una quarantina d’anni. Due minuti di video per sognare fra le sue spiagge.