Celebrata, amata, sognata. Ma anche invasa, soprattutto d’estate, da una folla di turisti in cerca di immagini ricordo, quattro scatti da catturare in poche ore. Capri non può essere maltratta così. Va vissuta, goduta, assaporata lentamente. Nei suoi vicoli, nei posti segreti che ciascuno sceglie e misura con i propri gusti e le proprie passioni. Qualche piccolo suggerimento, per viverla al meglio.

DA EVITARE

Salire, ma anche scendere, lungo la via Krupp è fatica da non sottovalutare. E’ una <strada scultura> scavata nella roccia nel 1902 e dunque basta guardarla. Dall’alto. Dopo 30 anni di lavori è stata inaugurata un anno fa dal presidente Napolitano.

Casa Malaparte a punta Masullo, capolavoro dell’architettura razionalista e progettata da Adalberto Libera, è chiusa al pubblico. Non si può visitare, ed è un peccato.

Mai bere il limoncello dopo la torta caprese, la papille gustative protestano. Mai rinunciare alla torta caprese: le papille protesterebbero ancora.

DA NON PERDERE

All’inizio fu La Palma, il primo hotel di Capri, datato 1822: ancora oggi è ritrovo di grande fascino, come il Quisisana, che in origine era una clinica. La Scalinatella è fra gli alberghi più romantici del mondo: la camera 65 è la preferita di Valentino.

<E ditemi se nell’universo mondo c’è spettacolo paragonabile a questo> scrisse Alessandro Dumas. Chi sceglie l’hotel Luna lasci aperte le finestre nelle notti, appunto, di luna: l’argento del mare si riflette nelle camere e i balconcini si popolano di coppie innamorate.

I sandali capresi sono belli e diverte l’idea di scegliere decorazioni e modelli con cui personalizzarli. Da Costanzo, maestro da 50 anni, e Canfora, che inventò il modello Jackie, col nodino che trattiene i lacci al collo del piede. Nicole Kidman adora gli infradito di Antonio Viva ad Anacapri.

All’ora di pranzo si va alla Fontelina, davanti ai faraglioni, per gustare spaghetti di grano duro con le vongole e fritto di pesce. Bianco gelato e poi pennichella. Meglio arrivare in barca che avventurarsi fra i gradini. La cena è con i paccheri ripieni di gamberi rossi, basilico e pomodori del JKitchen del JK Place – un tempo era il Palatium – ma non si può mancare il menù mediterraneo e l’atmosfera di Paolino, sotto il pergolato di limoni adorato da Tom Cruise.

Lo stabilimento glamour è la Canzone del Mare. Qui, se si ha la fortuna di trovare posto, si mangia con i piedi che sfiorano l’acqua e si può dormire nelle suite Diva, intotolate a Brigitte Bardot, Liz Taylor, Sophia Loren, Grace Kelly e Jacqueline Kennedy che tanto amarono questo luogo.

Anima e corpo si curano nella spa <sobriamente lussuosa> del Capri Palace ad Anacapri, Art-hotel con opere di De Chirico e Pomodoro, il preferito di Gwyneth Paltrow. Ma anche nell’hammam e nella piscina cromoterapica del Pantarei, che con lo scoccare delle ore cambia funzione e ragione di visita: day spa, terrazza per l’aperitivo, e poi cena al Pantaugusto e pista da ballo per la notte.

Lungo la strada per Anacapri c’è una piccola statua della Madonna di Lourdes incastonata nella roccia dove la gente dell’isola va a pregare. Ogni volta che passa lì, Fiona Swarovski si ferma in raccoglimento.

La pizza piace bassa? Allora l’indirizzo giusto è da Aurora, con la pasta alta quasi un millimetro. Si incontrano Carlo Rossella, Diego Della Valle e Luca di Montezemolo.

Collane, ciondoli in pietre dure e coralli, borse si comprano da Grazia Vozza in via Fuorlovado. Da 100% Capri, lo straordinario lino di Toni Aiello, per vestire lo stile dell’isola.

Chi arriva in barca a Marina Grande può rivolgersi al lounge bar Chimera dove vengono offerti i servizi del Personal Yacht Concierge. Sono stati i primi in Italia: su richiesta arrivano a bordo sarto, chef, personal trainer e molto altro ancora.

TRAMONTO

Non si sfugge al rito dell’apertivo in piazzetta, anche se qui si pratica l’orribile sport del vip watching, a caccia di volti noti da additare e fotografare. Fra i quattro bar che si contendono clientela, Tiberio e Gran Caffè vincono per fama e posizione. Ma se si vuole uno spettacolo con vista, allora un flute di Bellini al Pantarei o alla terrazza Quisi Krug room del Quisisana: musica dal vivo dalle 18.

DOVE ANDARE A BALLARE

Il Number Two è il night cult di Capri, dove è passato – e continua a passare – tutto il mondo: qui debuttò Peppino di Capri.. Canzoni napoletana e animazione con balli che si impennano anche sui tavoli nella taverna di Guido Lembo, la mitica Anema e Core.