L’epopea dei Kennedy è passata e cresciuta da queste parti. Bei posti, naturalmente, come si addice a una famiglia ricca e potente. Cape Cod merita il viaggio. Non è soltanto la terra snob che ci si aspetta di trovare, è anche un posto incantevole per chi ama la semplicità, i luoghi autentici, ha passione perfino per i rapporti rudi e schietti, sia con gli uomini che con la natura. L’Oceano non fa sconti: sa aggredire, nasconde squali e balene, spruzza e schizza coste, violenta la sabbia, si infrange sulle scogliere, minaccia case e fari. Ed è proprio intorno a un vecchio far riattato ad albergo che è esploso il mio amore per Cape Cod. L’hotel si chiama Lighthouse Inn e si trova a West Dennis. Ha appena festeggiato 75 anni di attività ed è un posto magico. Struttura vecchia, tutta in legno, scricchiolante, ma con un’atmosfera assolutamente magica. Una veranda guarda l’oceano e l’ si mangiano hamburger, uova in tutti i modi, pesce, patatine fritte, la cucina senza troppi vanti della famiglia americana.
Ma se fai due passi sulla scogliera, se vai verso il mare che sa essere docile o rabbioso, se ti esponi alla carezza del vento, che raramente è gentile, se sai sentire le emozioni che tutto questo provoca, il Lightouse Inn non te lo togli più dalla testa. Era un faro, con una complicata storia di cessioni e acquisti, finchè una famiglia ha deciso di rilevarlo e trasformarlo in albergo. Le stanze non sono molte, realizzate nel grande spazio intorno, confortevoli ma senza sfarzi. Ci ho lasciato un pezzo di cuore, qui e lungo tutto il Capo. A Truro ci sono location che hanno ispirato Edward Hopper, il pittore degli splendidi panorami americani, ovunque fari di struggente bellezza, le ostriche di Wellfleet, Chatham, Hyannis che fu patria dei Kennedy, c’è perfino un museo a loro dedicato, e dove i giovani rampolli della famiglia imperversano ancora. E poi il whale watching, il giro in barca per avvicinare le balene. Straordinario. Si parte da P-town, come chiamano Provincetown, capitale mondiale dell’orgoglio omosessuale, un ingorgo gay con incroci di genere dove ad agosto si svolge un festoso Mardi-Gras (GLBT) che intasa tutti gli alberghi. E qui sono molto tolleranti ma anche rigorosissimi: ci sono alberghi dove i minori di 18 anni, anche se accompagnati dai genitori, non possono proprio entrare. Ed è una forma di libertà che soltanto l’America riesce a proporre e garantire. P-town è una gran confusione, ma divertente e come dimostrano le statistiche economiche, il mondo gay, oltre a quello dei single, che spesso coincidono, ha una notevole disponibilità economica. Questo ha fatto alzare il costo degli immobili di P-Town che oggi è una delle città dove le case sono fra le più care al mondo. Senza andarci a cena, perchè sono sgarbati e confusionari, ma all’oyster bar del The Lobster Pot, ci sono le ostriche più buone che si possa trovare al mondo. Per un dollaro l’una le aprono e le servono al banco. Fantastico.
I VIAGGI DI CORRADO RUGGERI
Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto - Jorge Luis Borges
Americhe
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