La hall ha le dimensioni di una preziosa miniatura, con la sfacciata e sfrontata bellezza di una selvaggia regina d’Oriente. Nel cuore di Parigi l’arco di trionfo del Buddha Bar hotel è un’apoteosi di fiori talmente finti da sembrare veri, un gentile rosa confetto che incornicia ogni giorno ospiti, visitatori e passanti. Uno scatto lì sotto rallegra l’anima. E invita ad entrare. Un passo oltre, e si schiude la sala delle lanterne rosse, omaggio a una Cina immaginaria, la Shanghai Anni Trenta evocata come un sogno, altro set molto amato dai selfiesti.
Una lontana Asia a portata di mano, un’atmosfera da antica colonia che ben si addice alla Parigi del Potere, pochi passi dall’Eliseo e dal ministero dell’Interno, dalle ambasciate di Giappone e Stati Uniti, dagli scintilli lussuosi di Faubourg Saint Honorè. L’albergo che profuma d’Oriente è una piccola oasi ricercata e mai esagerata, un’eleganza che si può definire sgargiante e non sobria, ma che non è soltanto buon gusto, è anche estro, genialità, ardire. Lanterne gialle, arredi rossi, luci soffuse, letti soffici, il silenzio incredibile di quel che sembrerebbe un deserto metropolitano. La camera regala piccole dolcezze che una accanto all’altra compongono un grande soggiorno, fatto di comodità ed emozioni. Come quella di un’enorme vasca da bagno con draghi laccati su fondo nero, l’interno resta tradizionalmente bianco, separata dalla camera da letto da un cristallo generosamente trasparente: può essere interpretato come un vibrante invito alla lussuria, ma alla fine si utilizzerà la doccia, più pratica, anche se meno peccaminosa. La vasca che scatena tentazioni è destinata, forse, ai ricordi fotografici.
“Non solo un hotel, ma uno stile di vita”, recita un azzeccato slogan. Attenzione a dettagli e particolari, perfino al pensierino della buonanotte: non un cioccolatino, ma una scatolina di metallo griffata Buddha Bar con mentine da portare con sé il giorno dopo. L’idea di accostare il nome di Buddha alla parola bar e di consacrare il tutto quasi come un omaggio in musica alla filosofia d’Oriente ha prodotto successi e fatturato, generato repliche, ampliato l’offerta anche in ristoranti ed hotel. Cibo bio, arte moderna, fusion culturale, contaminazione. Qui a Parigi, dove il Nordafrica è di casa, nel Buddha bar hotel c’è l’hammam con annessa spa ispirata ai principi dell’Ayurveda Tibetana, un incontro elegante e ricercato di benessere occidentale e orientale. Il mondo che si incontra e si tende la mano. Nel nome di Buddha.