<E’ il mattino del mondo> disse il Pandith Nerhu quando era premier dell’India e visitò Bali. Per altri è semplicemente <l’isola degli dei>. Bali è un incanto, ricca di poesia e di luoghi straordinari. Per un curioso capriccio metereologico, splende il sole anche durante la nostra estate. Perfetta per chi cerca la solitudine e ideale per chi ama movida e divertimento. Un luogo da non perdere.
DA EVITARE
Enclave indù in un paese musulmano, Bali propone i riti interessanti della religione più spettacolare del mondo. Fra questi, anche i funerali, dove si è invitati, ma a pagamento. Agenzie specializzate offrono lo spettacolo di coloratissime processioni. Evitare, per dignità.
Un assaggio, qualche nota, brevi istanti di musica tradizionale. Poi basta. Fuggire dal richiamo <culturale> di un concerto di musica tradizionale. Anche qui, come in tutta l’Asia, qualche minuto di musica e danze bastano per tutta la vita.
Si chiama bubur injin e la ricetta è questa: budino di riso nero con sciroppo di zucchero di palma e cocco grattugiato. Più che un dolce sembra una collosa e dolcissima sabbia. Ottimo, invece, il baby guling, il maialino balinese cucinato con molto spezie.
DA NON PERDERE
Migliaia di templi a ingentilire questa isola che il pandhit Nerhu, quando era premier dell’India, definì <il mattino del mondo>. Altri la chiamano <isola degli dei>, perché è terra di pace e di serenità. E se sempre più persone la scelgono come luogo dove andare a vivere, una ragione ci sarà pure.
La Bali dei misteri ha una storia antica e una in divenire. La stanza 327 del Grand Bali beach, albergo storico, fu l’unica a non bruciare nell’incendio che distrusse l’hotel e ora si visita come un tempio. A Nusa Penida, in una grotta già considerata sacra, l’acqua che scolpisce la roccia sta formando una statua di Ganesh, divinità molto amata.
L’oceano ruggisce 14 metri sotto la terrazza del Rock bar all’interno dell’Ayana resort & spa, a Jimbaran. Location memorabile, cocktail preparati con la supervisione di Laval Lim-Ho, il barman preferito di Liza Minelli e Clint Eastwood. Va molto rum e tamarindo, venerdì, sabato e domenica è aperto fino alle 2 di notte. Con le onde come colonna sonora.
Il mare di Bali non è indimenticabile ma ci sono luoghi d’immersione che gli appassionati segnalano: come Tulamben, a 130 chilometri da Denpasar, dove il relitto di un cargo americano, il Liberty, è un’attrattiva irresistibile.
Non solo mare. Bali ha il piccolo tesoro di Ubud, rifugio nella quiete della collina, fra risaie che sono splendidi quadri da osservare. Le voci dei monaci in preghiera accompagnano l’alba e il tramonto. Da qui partono stupende passeggiate a piedi e avventurosi rafting lungo i torrenti.
Vacanze in casa, invece che in albergo. Villa Taman ha 7 camere, piscina, cuoco, autista, personale di servizio. A Pantai, questo rifugio dorato si affitta a partire da 1200 dollari al giorno. Villa Chantik è più economica, parte da 750 dollari,
Ubud è stato eletto come rifugio da decine di artisti che qui hanno aperto studi e le gallerie. Volendo, ci si può anche iscrivere a corsi intensivi di pittura. Fra i più accreditati, il Santra Putra e il Nirvana Batik Course: i costi sono di circa 40 dollari al giorno.
Pura Ulun Danu Bratan è un bel tempio hindu-buddista del XVII secolo. Sorge su piccoli isolotti in mezzo al lago Bratan dove spicca uno spettacolare meru ad undici piani. Il tempio è dedicato alla dea Dewi Danu, protettrice delle acque, ed è meta di pellegrinaggi.
La spiaggia di Jimbaran è unica e sono una cinquantina i warung, piccoli ristoranti tradizionali dove si mangia con i piedi sulla sabbia. Arrivare fino in fondo, al Cafè Nyoman, meno folla e gran cibo: gamberoni e grigliate, si fatica a spendere 15 euro a persona.
I villaggi tradizionali dell’etnia Bali Aga, discendenti dei primi abitanti dell’isola. Rifiutano l’evoluzione, ma oltre il muro che delimita il villaggio spuntano le antenne della televisione. Nei dintorni di Tenganam, interessanti laboratori di tessitura tradizionale.
Il surf non si improvvisa fra le rocce che avvolgono l’isola e sono affilate come lame. Controllare orari e maree nelle tavole che vengono esposte nei bar.
Anche i delfini stanno bene a Bali. Una barca, magari verso il tramonto, un giro al largo ed è facilissimo incrociarne un piccolo branco.
Quattro passi nella riserva naturale del Monte Batukaru. In genere si prevede una sosta con picnic vicino a qualche torrente prima di arrivare al tempio di Batukaru.
Nusa Lembongan, a un’ora di barca da Bali, ha spiagge splendide. E’ isola che resiste alle auto e a ogni tipo di motore. Settemila abitanti, la maggior parte dei quali è occupata nella lavorazione delle alghe. Che servono perfino a produrre la carragenina, emulsionante per i gelati.
Lombok ha spiagge fantastiche ma propone anche paesaggi lunari: come quelli del Gunung Rinjani National Park. Lago e montagne sono considerate luoghi sacri dove dimorano gli dei
La nuova strada costiera nella parte orientale dell’isola ti consente, poi, di raggiungere spiagge incontaminate e quasi sconosciute come Masceti.
Il Tanah Lot è il più importante tempio dedicato al mare, protetto da una folta colonia, si dice, di serpenti marini che vivrebbero nascosti fra le rocce. E quando il sole tramonta e la marea scende è più facile avvicinarsi a quelle tane e curiosare con la sguardo, a debita distanza, accompagnati da qualche timore. Atmosfera unica.
DOVE BALLARE
La notte non è scatentata nell’isola che ama svegliarsi presto. Ma nella zona di Seminyak ci sono ritrovi anche per tiratardi. Si balla al Kudetà, molto frequentati il W, La Plancia e il Potato Head. Di moda.