Profuma tutto d’America in queste isole che la natura ha voluto splendide ma che la vicinanza della Florida ha piegato allo stile e alle abitudine statunitense. Che non sono affatto una maledizione, ma diventano ingrombanti su queste spiagge e questi mari meravigliosi, rubano pace e poesia. Ma a volerli cercare, ci sono angoli incantevoli: magari gli stessi che adorava Hemingway.

DA EVITARE

<Vuoi che venga ad azzannare proprio noi?>. Succede. Le boe sono ovunque proprio per segnalare che se si superano si commette una grossa fesseria. Certo, non è che gli squali stiano lì ad aspettare che qualcuno oltrepassi quel punto, quasi fosse un vero confine. Ma sottovalutare i suggerimenti è sbagliato. Però capita perfino di trovare scemi che scommettono sul tempo che si resta a un miglio dalla riva. In qualunque isola delle Bahamas ci si trovi, è una sfida che non ha alcun senso. Per convincersene basta dare un’occhiata alle statistiche.

Il gioco d’azzardo è tentazione da soddisfare con prudenza: alle Bahamas c’è ampia scelta di Casinò, dove misurarsi anche con il poker caraibico. Regole semplici, con i giocatori del tavolo che non si confrontano fra loro ma devono battere il banco. Si gioca a carte scoperte, bluff difficile, strategia da esperti.

Non sono le montagne russe, ma quasi. Claustrofobia ed emotività non vanno d’accordo con la discesa dalla torre più alta di Atlantis. Seduti in due su un piccolo canotto si precipita a folle velocità lungo le curve micidiali di uno scivolo che all’inizio è avvolto dal buio totale e poi diventa un sentiero protetto dalla plastica che corre fra squali e barracuda. Indimenticabile. Per la gioia o la disperazione.

 
DA NON PERDERE

L’ultima casa di James Bond è stata la villa 1085 del One& Only Ocean Club di Paradise Island: quattro stanze da letto con vista sull’oceano, giardino privato, piscina, chef personale, iPod e servizio maggiordomo 24 ore su 24. Come nella realtà. Per avere un’idea più approfondita, basta rivedere il film <Casino Royale>, tratto dal primo libro della serie di Ian Fleming. Con Daniel Craig, e Simon Abkarian, il film è un remake di quello girato 39 anni fa sempre a Paradise Island.

L’incontro ravvicinato con un branco di delfini è una delle magie di questo arcipelago. Succede a nordest dell’isola di Gran Bahama, dove un gruppo di delfini maculati si ritrova – naturalmente quando ne ha voglia – e si lascia avvicinare dai fortunati che si trovano al posto giusto nel momento giusto. A portarli fin lì ci pensa un <dream team>, si chiama proprio così. Info su www.dolphinadreamteam.com: è anche possibile adottare – simbolicamente – uno dei delfini.

E’ il mondo delle fiabe realizzato intorno all’acqua, un riuscito mix fra Disneyland, Las Vegas e Seaworld. Atlantis ha tre torri di 24 piani, ville e villette, la suite più cara del mondo, 20 mila dollari per una notte, scivoli acquatici di varie dimensioni e lunghezza, 35 ristoranti a tema, compreso uno sotto il livello del mare dove si mangia guardando i grandi predatori che si affacciano in sala da gigantesche lastre di cristallo. Ogni giorno è un’avventura, per grandi e bambini.

Il tempo non scorre a Cat island, dove l’orologio della vita è fermo ai riti e alle magie. Quest’isola è fuori dagli itinerari tradizionali ma si può visitare – se si è curiosi – per provare a scoprire l’obeah, una forma di magia rituale di derivazione africana ancora praticata insieme alla medicina tradizionale. Per chi volesse riflettere a lungo, c’è anche un eremo, il Mount Alvernia Hermitage.

Le Exumas sono una lunga <virgola> in mezzo all’Atlantico, 365 isolotti, quasi tutti deserti, dove vivono in tranquillità popolose colonie di iguana. Qui governa il mare, ricco di pesci e anche di relitti. Posto ideale per immersioni, snorkeling, kayak ma anche per stendersi al sole senza fare niente.

Campioni di stravaganze, ma anche dell’arte di arrangiarsi con quello che la natura ha offerto loro. A Nassau, in Bay street c’è il più grande mercato al mondo della paglia, dove si può trovare qualsiasi cosa fatta con questo materiale, dalle borse ai cappelli, da interi salotti alle bambole vestite con sgargianti magliette.

Il profumo si sente da lontano ed è un invito irresistibile per chi ama il rum. La famiglia Bacardi, dopo l’esproprio delle distillerie cubane deciso da Castro, trasferì alle Bahamas le sue produzioni. A New Providence c’è la più grande, fra Coral Harbour e Carmichael village. Le visite guidate sono gratuite. Dal 27 febbraio al 1 marzo c’è il Festival del Rum: prudenza.

<Isole nella corrente> è sbocciato da queste parti, ad Alice Town, Bimini, uno dei migliori posti al mondo per la pesca. Ovvio, dunque, che Hemingway ci abbia fatto lunghi soggiorni. Qui riuscì a catturare, ed è fra i suoi record, uno squalo da 290 chili. Chi ama la pesca d’altura è bene che provi a salpare per l’avventura da questo minuscolo fazzoletto di terra, 23 chilometri quadrati, a 50 miglia da Miami.

IL TRAMONTO

Nasce rosa, per un miracolo della natura, questa spiaggia famosa in tutto il mondo. Pink sands beach è a Eleuthera, una striscia di terra lunga 150 chilometri e larga quasi niente. Basta sedersi qui, in un punto qualsiasi, sulla sabbia che al tramonto si infiamma e diventa capace di accendere passioni e bruciare dolori. Uno di quei rari momenti che non si dimenticano e restano per sempre scolpiti nell’animo.

DOVE BALLARE

La notte tropicale non è mai troppo animata. Ma le Bahamas offrono grande scelta: Bambu, Crazy Johnny’s e Ibiza a Nassau, Aura a Paradise Island, Amnesia e Cotton a Freeport. Ovunque i ritmi di reggae, soca, calypso, le danze che animano le notti del Caribe.

COSA COMPRARE

C’è. Qualunque cosa si voglia, dall’ultimo modello di Cartier alle novità della moda. Alcune cose si possono comprare duty free, senza tasse, ma non sempre conviene, perché i prezzi sono spesso gonfiati. E questo vale anche per gli smeraldi colombiani: a volte bellissimi, a volte incredibilmente cari, a volte rigorosamente falsi. Non soltanto l’occhio deve essere scaltro.