Il video

Route 66, viaggio nella Storia
tra musica e letteratura

Nat King Cole la cantò, Steinbeck ne scrisse in Furore, con cui vinse il Pulitzer, Kerouac la amava. E in tv ebbe successo a lungo una serie intitolata proprio Route 66. Più di una strada, è un mito della cultura a stelle e strisce, quattromila chilometri da Chicago a Santa Monica, attraverso otto Stati e tre fusi orari. Oggi sopravvive al tempo, come un museo a cielo aperto. Questo video con il brano dei Depeche Mode ne celebra il fascino. E a seguire, qualche informazione per saperne di più.

 

 

 

 

 

F_0291-A3-Old_Car_on_Route_66-STEFANOCOLTELLIDA EVITARE

Si affittavano piloti specializzati, per guidare sui tornanti dell’Arizona. Oggi alcuni tratti sono chiusi ma, ovunque si guidi, ricordarsi che questa non è un’autostrada ma una Historic Route.

Qualche orrore resiste. Realizzato negli Anni Cinquanta, quando il rispetto della cultura indiana era meno sentito di oggi. E allora fanno sorridere, con qualche amarezza, i motel costruiti come tepee, la tradizionale capanna indiana, o i discendenti di Toro Seduto messi a vendere caramelle e hot dog. Restarne lontani.

route-66-by-static-panoramiodotcomDA NON PERDERE

I motel di un tempo, dove la vita prendeva pause sorprendenti proprio al bordo della strada. Qualcuno funziona ancora oggi: El Vado ad Albuquerque, il Blue Swallow a Tucumcari.

La camera di Kirk Douglas è a disposizione di chi dorme a El Rancho di Gallup, storico set di molti film western fino alla metà degli Anni Sessanta.

A McLean, Illinois, c’è uno dei templi sacri per gli appassionati di questa strada. Nella Dixie Truckers Home, una stazione di servizio con ristorante, si visita la Route 66 Hall of Fame: ricordi, cimeli, personaggi.

Anche a Pontiac custodiscono il passato, nel Route 66 Hall of Fame Museum, uno dei più importanti siti dedicati alla “Mother Road”, che in alcuni tratti venne chiamata anche “Bloody 66”, la sanguinaria, per gli incidenti che si verificavano.

Classic-Route-66Si viaggia dentro il Deserto Dipinto in Arizona e nei pressi del Grand Canyon. Affacciarsi assolutamente sul Meteor Crater, il più celebre cratere meteoritico al mondo.

Le città fantasma del New Mexico, morte quando la Route 66 ha cominciato a essere abbandonata a favore delle Interstate, strade più ampie che corrono vicine e sono più veloci.

L’emozione antica di un Drive-In. A Litchfield, Illinois, lo Sky view Drive-In Theater: il biglietto costa un dollaro. Poco lontano c’è la Soulsby Shell Station, la stazione di servizio più vecchia della Route 66, costruita nel 1926.

Cadillac_RanchIl Cadillac Ranch di Amarillo, in Texas, originale omaggio alla strada realizzato con una decina di Cadillac ridipinte e sistemate in verticale, con il cofano nella terra.

Molti ponti della 66 sono chiusi, perché non rispettano più le regole federali di sicurezza. Uno dei più antichi, e più belli, è il Chain of Rocks Bridge, che attraversa il Mississippi a St. Louis. È ad arcate multiple di acciaio con pavimentazione in legno.

Al di là del nulla, il Roy’s Café ad Amboy, in pieno deserto Mojave, in California. Alla storia è passato il doppio Cheeseburger che ancora si prepara, con 250 grammi di carne, due fette di formaggio, cipolla, pomodoro, lattuga.

route66DOVE VEDERE IL TRAMONTO

La vallata del Rio Grande si concede alla vista dalla cima della Sandia Mountain, dove si può anche arrivare in funivia. Lo sguardo accarezza le montagne del Colorado e il confine con il Messico, passando sopra le terre che erano dei Mescalero. Uno scenario da brivido.

DOVE BALLARE

Alla fine della strada, se si è partiti da Chicago, sono le onde del Pacifico a dare il benvenuto. Santa Monica è rifugio accogliente per notti dedicate al divertimento. Harvelle’s è dal 1931 uno dei più apprezzati ritrovi per la musica blues dal vivo. Il Kingstone 12 è per i patiti del reggae, al Rusty Surf Ranch, direttamente sulla spiaggia, si scatenano, di giorno e di notte, gli appassionati.

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